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15 Giugno 2017

Arriva il welfare per le partite Iva: le principali novità 2017

Il Jobs Act per i lavoratori autonomi diventa finalmente operativo e numerose sono le novità previste per le Partite Iva. L’obiettivo della legge 81/2017, approvata il 10 maggio scorso, è quello di dare maggiore tutele a freelance e professionisti sotto diversi punti di vista.

Partite IVA e malattia

Dal 14 giugno 2017 per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata la malattia domiciliare diventa equivalente alla degenza ospedaliera se si tratta di una conseguenza di patologie oncologiche, croniche o degenerative, che portano all’inabilità lavorativa temporanea del 100%. L’indennità raddoppia e ottiene una durata massima di 180 giorni. Inoltre, in presenza di malattia o infortunio che impediscono di lavorare per più di 60 giorni, il versamento dei contributi e dei premi assicurativi verrà sospeso fino alla durata massima di 2 anni.

Partite IVA e bandi pubblici

 La sfida della nuova legge è di allargare le occasioni professionali. In particolare, la pubblica amministrazione promuove la partecipazione delle Partite Iva ai bandi per l’assegnazione di consulenze o di ricerche. Le informazioni relative alle gare pubbliche diventano più accessibili: ogni centro per l’impiego deve infatti dotarsi di uno sportello apposito per il lavoro autonomo.

Partite IVA e maternità

maternità mamma donne al lavoro

Forse una delle maggiori novità della nuova legge riguarda proprio la maternità. Le future mamme freelance e professioniste possono infatti accedere all’indennità di maternità anche senza astenersi dal lavoro. La misura riguarda tutte le lavoratrice autonome iscritte alla gestione separata e che versano lo 0,72% aggiuntivo alla contribuzione pensionistica.

Partite IVA e congedi parentali

Grossi cambiamenti arrivano anche per quanto riguarda i congedi parentali: fino a 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino. Questo limite, inserito nella legge 81/2017, si applica alla somma dei congedi di entrambi i genitori, anche se uno dei due è iscritto a una gestione diversa. La clausola è che risultino accreditate almeno 3 mensilità nei 12 mesi precedenti l’avvio del periodo indennizzabile. Inoltre, il trattamento economico relativo ai periodi di congedo parentale utilizzati entro il primo anno di vita del figlio spetta anche alle lavoratrici o ai lavoratori titolari di indennità di paternità o maternità, a prescindere dal requisito contributivo.

Partite IVA e disoccupazione

lavoro business persone

Al di là dei temi approfonditi, altre novità rilevanti riguardano l’incentivo alla creazione di reti di professionisti, la deducibilità totale delle spese di formazione; la maggiore tutela nei pagamenti e la strutturalità dello smart working o lavoro agile, che acquisisce pari dignità del lavoro in sede. Il futuro delle Partite Iva sembra dunque essere migliore del passato.

 

 

Categoria: Freelance, Notizie
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