Station F, ecco l’incubatore di startup più grande del mondo
Si chiama Station F, si trova a Parigi ed è l’incubatore di startup più grande del mondo. Inaugurato lo scorso 29 giugno, vanta già diversi record: tremila postazioni per startupper, un auditorium da 370 posti, 60 sale riunioni, un fablab e persino un campo da tennis sul tetto. E’ grande 34mila metri quadrati ed è stato ricavato nella Halle Freyssinet, un ex deposito ferroviario nella zona est di Parigi.
Come funziona Station F
Al momento i programmi di accelerazione sono 21, di cui 10 destinati a progetti internazionali. Ogni gruppo coinvolto nella realizzazione di Station F ha prodotto un programma proprio. Per esempio c’è chi come Start-Up Garage, finanziato da Facebook, occupa 80 postazioni e lavorerà sull’utilizzo dei dati nei settori della salute, dell’educazione e dei trasporti. Il programma Microsoft si occuperà invece dell’intelligenza artificiale. Anche l’HEC, la storica école di business parigina, ha deciso di aderire a questo grande progetto e di offrire 700 metri quadri di spazio sotto le alte curve del vecchio deposito.
Tra le prime startup selezionate vi sono Karos, Onecub, Mapstr, Chekk, The Fabolous. Per essere scelti bisogna passare le selezioni del Selection Board, una sorta di collegio composto da 100 imprenditori provenienti da 21 paesi diversi.
Per avere un’idea dei costi, per una postazione nel programma Founders Program, finanziato da Station F stesso, si pagano 195 euro al mese, business compreso.
Il campus
Oltre alle postazioni, alle sale riunioni, al campo da tennis e al fablab, il campus offre anche un ristorante, un ufficio postale, quattro cucine e due bar. La ventata di rinnovamento non si ferma qui: a dieci minuti da Station F sono in costruzione altre tre torri, cento appartamenti e un fitness center, che saranno pronti per aprile 2018. L’obiettivo è quello di avere a disposizione tutto il necessario, senza dover uscire dal campus.
Gli spazi su cui sorge Station F risalgono al 1929, quando erano una stazione merci lungo la Senna, nelle vicinanze della Gare d’Austerlitz. Negli anni 2000 tutto viene abbandonato. Grazie all’intervento del magnate svizzero Xavier Naviel, l’area viene riqualificata e convertita a un nuovo uso. 250 i milioni investiti nel progetto, alla guida un team internazionale diretto dalla 32enne Roxane Varza.
Il campus si divide in quartieri: l’agorà, con la caffetteria e l’auditorium. Un secondo, riservato alle startup, è il luogo creativo. Un terzo si presenta come una piazza di paese, con i ristoranti e i luoghi di svago. La caratteristica che rende Station F unico è il fatto di non chiudere mai, come una città che vive 24 ore su 24.
Parigi si avvia così a diventare l’hub europeo dell’innovazione digitale. Infatti Facebook, Microsoft, Vente Privée, Amazon – per fare alcuni nomi – hanno tutte già prenotato uno spazio nel campus e scelto un numero di startup da incubare. Un obiettivo ambizioso insomma, ma che dà una chance all’intera Europa di essere all’avanguardia.