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4 Agosto 2014

Osservatorio delle competenze digitali: aziende ICT assorbono meglio la crisi

In un contesto di crisi economica conclamata, le 122.608 imprese dell’Information & Communication Technology faticano ma resistono, soprattutto nelle dimensioni che riguardano il capitale umano. I dati ufficiali parlano di 539.483 addetti (regolari e atipici) del settore, con un saldo 2013 fra assunzioni e uscite appena negativo ,sostanzialmente stabile e con retribuzioni che recuperano potere d’acquisto (impiegati +2,7%, quadri +3,1%, unica eccezione i dirigenti con flessione del -0,2%).

Luci ed ombre che si confermano nei processi interni alle aziende ICT: nel recruitment si lamentano gap di competenze digitali specifiche, sia rispetto al percorso di studio dei neo assunti (48,1% dei rispondenti) sia nella disponibilità di specifiche competenze per Manager e Professional (oltre la metà dei casi); nella fase di valorizzazione spesso mancano processi strutturati di valutazione e carriera, soprattutto nelle piccole imprese, e la formazione subisce da anni tagli di budget consistenti.  In tutto ciò, la Riforma Fornero è al più valutata come ininfluente (58,5% aziende del campione), se non negativa per l’aumento dei costi nella gestione della flessibilità in entrata.

Questi i dati di partenza che emergono dall’Osservatorio delle competenze digitali 2014, realizzato dall’AgID insieme ad Assinform, Assintel e Assinter, unite in una nuova “alleanza” dell’ICT nata per dare un supporto coeso alla strategia digitale del Paese.

Categoria: Notizie
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